Negli ultimi anni, l’interazione degli utenti con i siti di e-commerce si è spostata soprattutto sui dispositivi mobili. Oggi un’attività di e-commerce non è più pensabile senza curare almeno l’usabilità del sito sugli smartphone. La presenza sui “social” è poi diventata indispensabile nel web marketing, per agganciarli e invitarli a visitare il sito e-commerce. Quali criteri si possono usare per dire che un sito e-commerce è mobile-friendly.
L’e-commerce ha rivoluzionato la filiera della distribuzione commerciale. Non sostituirà completamente la distribuzione tradizionale – la gente ama fare “shopping” anche per farsi un giro nel weekend – ma sicuramente diventerà tra pochi anni il canale principale di vendita anche per le piccole e piccolissime aziende.
Naturalmente la sicurezza è un requisito fondamentale per un sito di e-commerce. Google Chrome, il browser più usato, da quest’anno segnala come “non sicuri” i siti di e-commerce che usano il protocollo “http://” invece di quello criptato “https://” e già da un paio d’anni Google li “punisce” con una posizione più bassa nel suo motore di ricerca. L’ottimizzazione del posizionamento nei motori di ricerca è un altro requisito fondamentale. Ma avere un sito sicuro e ben posizionato non basta: occorre anche che il sito “comunichi” bene con il potenziale cliente.
Occorre entrare nell’ottica del cliente e delle sue aspettative, e questo significa che il criterio principale deve essere quello dell’usabilità, che viene realizzata soprattutto grazie alla semplicità.
Se si tiene conto che è importante che le pagine di un sito e-commerce siano veloci a caricarsi, soprattutto le schede di inserimento dei dati, non è proprio il caso di appesantirle con grafiche pesanti. Se un visitatore impiega in media otto secondi per decidere se il sito contiene quello che cerca oppure no, bisogna portarlo subito al dunque, presentando subito i prodotti più richiesti in modo chiaro ed immediato, senza sprecare quei preziosi secondi con schermate inutili, filmati pubblicitari, foto gigantesche, musichette fastidiose e quant’altro. Non occorre dire che la navigazione, l’immissione dei dati e la gestione del carrello devono essere il più possibile intuitivi, e che ogni prodotto deve essere inserito in un suo box, in modo da non creare confusioni, con foto realistiche ed aggiornate.
Avere un sito fatto bene però non basta. Dave Chaffey su SmartInsights riporta un interessante grafico da ComScore.
Nel 2014 l’attività degli utenti sui dispositivi mobili ha superato l’attività su desktop. La risposta di Google non si è lasciata attendere: l’azienda leader incontrastata dei motori di ricerca ha annunciato che dal 21 aprile 2015 avrebbe adottato un nuovo algoritmo di ricerca che avrebbe premiato i siti mobile-friendly, cioè quelli che possono essere visualizzati correttamente anche sugli smartphone. Quella data fu subito battezzata il Mobilegeddon. Se qualcuno non aveva ancora aggiornato il suo sito e-commerce per renderlo fruibile anche dagli smartphone, la decisione di Google ha costretto tutti a farlo.
Ma la scelta di Google è stata solo un effetto, non una causa. L’interazione via “social” su smartphone è diventata un fenomeno con cifre da capogiro. Si calcola che al luglio 2016 fossero attivi qualcosa come 1,65 miliardi di profili Facebook (fonte: “Panorama”). E il 91% degli accessi a Internet via telefonino avviene per connettersi ai social media (da WIRED). Il marketing digitale deve seguire il potenziale cliente lì dove questo si connette, e se il suo “tempo digitale” lo passa su Facebook dal telefonino, il marketing deve essere presente su Facebook.
È quindi indispensabile l’utilizzo dei social media per indirizzare i potenziali clienti su un sito e-commerce. Ma non solo: il potenziale cliente deve poter passare dalla pubblicità su Facebook al sito e-commerce direttamente dal telefonino.
Per un sito di e-commerce quindi non basta essere progettato bene, occorre che sia visualizzabile in modo ottimale su qualsiasi dispositivo usi il cliente, soprattutto nei telefonini. A questo punto, si potrebbe poi pensare anche ad una app per smartphone dedicata.