La qualità, in pratica ed in generale, è la capacità di un prodotto di soddisfare i bisogni di chi lo compra. È così anche per il software, che sia un programma, una app o un sito internet. La qualità del software ha quindi come primo obiettivo la soddisfazione del cliente, anche nei requisiti che sembrano più legati alla tecnica di costruzione del prodotto piuttosto che all’uso che se ne fa.. Si dice spesso che un lavoro è stato “fatto a regola d’arte”. In informatica si parla invece di qualità del software. Proviamo ad introdurre questo concetto.
L’utente medio non si preoccupa di come è fatto dentro il suo telefonino o il suo laptop, così come non si preoccupa di come un programma, una app o un sito internet siano stati fatti: gli basta che facciano quello che devono fare in modo facile e senza dare problemi. Per lui, sia l’hardware – il PC, portatile, telefonino, tablet eccetera – che il software – cioè i programmi – sono delle “scatole chiuse” di cui ignora il funzionamento interno – ma d’altra parte, è solo in questo modo che un computer o uno smartphone possono essere oggi utilizzati da chiunque e non solo da pochi addetti ai lavori, com’era agli inizi dell’informatica.
Possiamo elencare una serie di requisiti per un software di qualità ( requisiti basilari della qualità del software).
Dati questi crriteri si comprende come la qualità del software abbia come scopo quello della soddisfazione dell’utente finale:
Un utente medio vede anche il web come una “scatola chiusa”, e perciò gli sfugge che pure un “sito internet” è un software, anche se molto particolare. Rispetto ad altri tipi di software, come per esempio Word o Excel, un sito web è infatti molto più orientato verso la comunicazione ed ha un nuero di utenti finali molto più vasto e variegato. La qualità di un sito web quindi mette al centro l’esperienza dell’utente in modo molto più “pesante” di quanto facciano altri tipi di programmi: quindi la grafica deve essere piacevole, la navigazione deve essere intuitiva, ecc. Quindi per i siti web occorre considerare la qualità partendo dalla prospettiva dell’utente finale e della sua soddisfazione.
Chi volesse approfondire il discorso “qualità del software” da un punto di vista più tecnico può guardarsi il documento ISO/IEC 25010:2011 della “serie 25000” o “SQuaRE”: http://iso25000.com/index.php/en/ pubblicato dall’ISO (https://www.iso.org/home.html) assieme all’IEC (http://www.iec.ch/).
R. Pettenò, L’evoluzione nella valutazione della Qualità in Uso dei siti Internet, http://dspace.unive.it/handle/10579/4085, tesi di laurea.
E. Colonese, La qualità del software secondo il modello ISO/IEC 9126, pdf disponibile in rete a http://www.colonese.it/00-Manuali_Pubblicatii/07-ISO-IEC9126_v2.pdf. L’ISO/IEC 9126 è il vecchio standard, ma i concetti principali sono gli stessi dell’ ISO/IEC 25010.