Intelligenza Artificiale è un termine molto utilizzato oggi e non più relegato alla nicchia degli addetti ai lavori.
Secondo l’Osservatorio AI del Politecnico di Milano, nel 2023 quasi tutti gli italiani (98%) hanno sentito parlare di Intelligenza Artificiale, e più di un italiano su quattro (29%) ne ha una conoscenza medio-alta.
C’è grande interesse, dunque, ma anche una certa confusione: tre italiani su quattro hanno sentito parlare di ChatGPT ma solo il 57% conosce il termine “Intelligenza Artificiale Generativa”. Un italiano su quattro dichiara inoltre di aver interagito almeno una volta con ChatGPT.
Anche se oggi si fa ancora fatica a distinguere le varie tecnologie e caratteristiche dell’intelligenza artificiale, i chatbot sono riconosciuti come la forma più comune di AI anche se non è proprio così.
Un utente finale non ha generalmente coscienza dello strumento con il quale interagisce sia esso un chatbot, un AI assistant, un assistente virtuale o un’interfaccia conversazionale, ma le sue aspettative rimangono comunque le stesse: trovare le risposte alle sue domande o ricevere l’assistenza necessaria.
Ciò che accomuna tutte queste tecnologie è lo scopo: portare valore alle aziende e ai loro utenti. Nelle aziende questi strumenti permettono di aumentare la produttività del personale, creare relazioni migliori con i clienti, incrementare i ricavi e innovare i processi. Gli utenti finali possono ottenere risposte alle loro domande 7 giorni su 7, 24 ore su 24, senza inutili attese al telefono o estenuanti ricerche sui siti web.
In genere la soddisfazione degli utenti che hanno utilizzato un chatbot è molto più bassa rispetto a quella di chi ha usato gli assistenti conversazionali. Uno dei principali motivi di insoddisfazione è “non capisce” o “non risolve problemi”. Ho chiaro in mente il caso di una nota azienda telefonica che nel tempo ha provato ad affiancare o sostituire il call center con un chatbot aumentando in alcuni casi l’insoddisfazione del cliente.
Un classico chatbot è un programma in grado di simulare una conversazione (chat) con un interlocutore attraverso un flusso logico domanda/risposta preimpostato per formulare o rispondere a richieste più o meno complesse relative ad uno o più argomenti. Le risposte sono molto prevedibili e le sue funzioni sono limitate.
L’Assistente Virtuale dotato di intelligenza artificiale prima di tutto è in grado di comprendere il linguaggio naturale, in diverse lingue, e può rispondere anche a domande non previste. La conversazione per l’utente risulta più naturale, più “umana”, uscendo dagli schemi logici preimpostati. Il sistema risponde in modo corretto ma diverso alla stessa domanda, con parole diverse, aggiungendo informazioni pertinenti e inerenti al contesto. Queste caratteristiche lo rendono molto più sofisticato di un normale chatbot permettendo un’interazione decisamente più conversazionale e migliorando l’esperienza dell’utente.
Da oltre vent’anni ci occupiamo di sviluppo in ambiente web, ma è solo negli ultimi anni che ci siamo dedicati alla ricerca e sperimentazione in ambito AI e abbiamo sviluppato una piattaforma completamente italiana per la realizzazione rapida di assistenti virtuali dotati di intelligenza artificiale in grado di rispondere agli utenti con la conoscenza aziendale. Sono in grado di comprendere e rispondere in più lingue anche se la conoscenza è stato fornita solo in italiano.
A livello mondiale esistono altre soluzioni dello stesso tipo ma il nostro punto di forza è avere una piattaforma conforme al GDPR in cui sicurezza e privacy sono importanti. Siamo italiani e forniamo assistenza velocemente in italiano e con la nostra esperienza possiamo realizzare tutte le personalizzazioni necessarie allo sviluppo anche della tua azienda.