Il panorama dell’e-commerce è in continua evoluzione e per rimanere all’avanguardia le aziende devono essere informate sulle ultime tendenze e tecnologie disponibili. Ecco alcune delle principali tendenze che stanno già influenzando l’e-commerce nel 2024:
Ne abbiamo parlato in modo un po’ più approfondito nell’articolo intelligenza artificiale nell’e-commerce. L’intelligenza artificiale avrà un ruolo sempre più importante nell’e-commerce, con applicazioni in diversi ambiti come la personalizzazione delle esperienze di acquisto e l’assistenza cliente, l’automazione di attività ripetitive, l’analisi dei dati dei prodotti e dei clienti e l’ottimizzazione delle campagne di marketing.
Nel 2024, l’e-commerce si evolverà verso esperienze di acquisto sempre più personalizzate e su misura, sfruttando il potere dell’intelligenza artificiale (AI), dei big data e dell’analisi del comportamento dei clienti. Immaginate un’esperienza di shopping dove ogni prodotto e offerta è ritagliata su misura dell’utente, dove la ricerca dell’utente diventa un viaggio intuitivo e piacevole, guidato da suggerimenti pertinenti e consigli personalizzati. Tutto questo diventerà realtà grazie all’intelligenza artificiale, che analizzerà lo storico degli acquisti, i prodotti visualizzati e i dati demografici per offrire un’esperienza unica e inimitabile. Chatbot intelligenti saranno al fianco dell’utente, pronti a rispondere ad ogni domanda e risolvere qualsiasi problema con efficienza e rapidità.
I vantaggi di questa rivoluzione sono evidenti sia per le aziende che per i clienti. Le prime potranno godere di un aumento delle conversioni e delle vendite, una migliore fidelizzazione dei clienti e una maggiore visibilità del marchio. I secondi, invece, si ritroveranno a vivere un’esperienza di acquisto gratificante e personalizzata, risparmiando tempo e ricevendo solo comunicazioni pertinenti.
Sempre più persone utilizzano la voce per scrivere, per dettare, per inviare messaggi. Gli assistenti vocali come Alexa, Siri e Google Assistant sono presenti in tutti gli smartphone e nelle case di molte famiglie italiane. La voce sta diventando sempre più il telecomando del futuro.
Lo shopping vocale diventerà un’esperienza più immersiva e coinvolgente. L’utente potrà chiedere informazioni dettagliate sui prodotti, ricevere consigli personalizzati e acquistare direttamente in modo più diretto e naturale.
Le aziende che sapranno sfruttare al meglio questa tecnologia avranno un grande vantaggio competitivo. Dovranno ottimizzare i loro siti web e prodotti per la ricerca vocale, assicurandosi che siano facilmente trovabili e acquistabili tramite comandi vocali. La sfida principale sarà quella di garantire un’esperienza utente impeccabile. I sistemi di riconoscimento vocale dovranno essere precisi e affidabili, in grado di comprendere correttamente le richieste degli utenti e di fornire risposte pertinenti e tempestive.
La crescita del mobile commerce è inarrestabile e le aziende che non sapranno adattarsi a questo trend rischiano di rimanere indietro.
Le persone vogliono sempre più sfogliare i prodotti online mentre sono sui mezzi pubblici, in coda al bar, vorrebbero comparare prezzi mentre sono in negozio, o completare un acquisto in pochi click mentre aspettano l’autobus. Tutto questo è già possibile grazie al mobile commerce, che permette di fare acquisti online in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi.
I motivi di questo successo sono evidenti: comodità, immediatezza e accessibilità. Con lo smartphone sempre a portata di mano, lo shopping diventa un’esperienza fluida e intuitiva, che si integra perfettamente con la nostra vita quotidiana.
Le aziende che vogliono prosperare nel mobile commerce dovranno ottimizzare i loro siti web e app per i dispositivi mobili. Non solo app o siti web responsive ma un’interfaccia user-friendly, tempi di caricamento rapidi e un processo di checkout semplificato sono elementi cruciali per il successo.
La crescita del mobile commerce non si limita solo agli acquisti online. Sempre più persone utilizzano lo smartphone per ricercare informazioni sui prodotti, leggere recensioni e comparare prezzi prima di recarsi in un negozio fisico. Questo fenomeno, noto come showrooming, rappresenta un’opportunità per le aziende di intercettare i clienti già nella fase di pre-acquisto e di guidarli verso i propri punti vendita. La sfida principale per le aziende sarà quella di offrire un’esperienza di acquisto coerente su tutti i canali, sia online che offline. I clienti si aspettano di poter passare senza soluzione di continuità da un canale all’altro, ricevendo informazioni e servizi omogenei.
L’omnicanalità mira a creare un’esperienza di acquisto unificata che offra ai clienti la stessa flessibilità e la stessa facilità d’uso su tutti i canali, siano essi online (sito web, app mobile, social media) o offline (negozi fisici). I vantaggi dell’omnicanalità sono evidenti sia per le aziende che per i clienti. Le prime possono aumentare le vendite, migliorare la fidelizzazione dei clienti e rafforzare il proprio brand. I secondi, invece, godono di un’esperienza di acquisto più personalizzata, più gratificante e più efficiente.
Immaginate di sfogliare il feed di Instagram e di imbattervi in un video in diretta dove un influencer presenta il suo nuovo prodotto preferito. Incuriositi, cliccate sul video e, in pochi secondi, potete acquistare il prodotto direttamente dalla piattaforma, senza dover abbandonare il social. Questo è il potere del livestream shopping, che unisce l’intrattenimento dal vivo allo shopping online in un’esperienza unica e coinvolgente. Il social commerce non si limita al livestream shopping. Le piattaforme social come Instagram, TikTok e Facebook offrono già diverse funzionalità per facilitare l’acquisto di prodotti direttamente dalle loro app. Pulsanti di acquisto integrati nei post, carrelli della spesa virtuali e checkout semplificati permettono ai clienti di completare un acquisto in pochi click, senza dover nemmeno visitare il sito web del brand.
Rendere il pagamento sicuro ma poco impattante è sempre stata una delle sfide Lelle piattaforme e-commerce. Permettere agli utenti di pagare nel modo che preferiscono, sempre più rapidamente, senza inserire ogni volta i dati di pagamento ha un grande impatto sulle vendite. Oltre ai classici PayPal e Carta di Credito sono sempre più richiesti Apple Pay, Google Pay, Amazon Pay e Satispay. Il 2024 vede l’ascesa di una nuova tendenza di pagamento: il Buy Now, Pay Later (BNPL), spesso tradotto come “Compra ora, paga dopo”. Questa modalità di pagamento sta conquistando il favore di un numero crescente di clienti, soprattutto tra i più giovani, offrendo un’alternativa flessibile e conveniente ai tradizionali metodi di pagamento. Metodi di pagamento come Scalapay e Klarna, stanno diventando sempre più popolari, soprattutto tra i giovani consumatori. Questi metodi permettono ai clienti di acquistare prodotti e suddividere il pagamento in rate mensili, senza interessi.
Con l’aumento delle minacce informatiche e la crescente sensibilità dei consumatori verso la privacy, le aziende del settore e-commerce devono adottare misure di sicurezza robuste per proteggere i dati dei propri clienti e la reputazione del proprio brand.
Nel 2024, ci si prevede un’intensificazione degli attacchi informatici sofisticati, come attacchi di phishing, malware e ransomware, mirati a rubare dati sensibili dei clienti, come informazioni finanziarie e dati personali. Le aziende devono essere preparate ad affrontare queste minacce investendo in tecnologie di sicurezza avanzate, come la crittografia dei dati, l’autenticazione a due fattori e il monitoraggio continuo delle reti.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sui dati degli utenti per la creazione di esperienze di acquisto iper-personalizzate richiede la raccolta e l’analisi di una grande quantità di dati sui clienti. È fondamentale che le aziende trattino tali dati con il massima rispetto per la privacy e siano trasparenti su come vengono utilizzati. La protezione dei dati dei clienti è un aspetto fondamentale per la sicurezza nell’e-commerce del 2024. Le aziende devono conformarsi alle normative sempre più stringenti sulla privacy, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che impone obblighi rigorosi sulla raccolta, l’utilizzo e la divulgazione dei dati personali.